La nostra cooperativa sociale è nata nel 2007 come spin off del settore agricolo della Cooperativa Sociale Alicenova, storica cooperativa del viterbese con esperienza trentennale nei servizi alla persona.

Si caratterizza per un circolo virtuoso tra la gestione di produzioni all’avanguardia, come quelle dell’agricoltura sociale e del turismo sostenibile, e i servizi alla persona. 

Nelle Fattorie Solidali a conduzione biologica – la “Fattoria di Alice” a Viterbo, la “Fattoria sociale Ortostorto” a Montalto di Castro e la “Fattoria Crocevia” a Nepi – le attività agricole sono un mezzo per favorire l’inclusione attiva di persone appartenenti a fasce deboli della popolazione (persone con disabilità, disagio psichico, dipendenze patologiche, etc.) e per le attività di didattica e laboratori per scuole di ogni ordine e grado.

Le fattorie coltivano e producono frutta e verdure biologiche (certificate BIOAGRICERT); uova fresche, olio extravergine di oliva, che sono venduti all’interno del punto vendita aziendale, presso mercati rionali e attraverso gruppi di acquisto solidale (GAS). Inoltre, all’interno del casale della “Fattoria di Alice”, è stato realizzato un laboratorio di trasformazione agro-alimentare per realizzare confetture, marmellate, sott’oli con i prodotti dell’azienda, distribuiti con il nostro marchio Sémina.

La compagine sociale della cooperativa è composta da giovani e in prevalenza da persone appartenenti a fasce deboli della popolazione. Alcuni dei soci lavorano nel settore della cooperazione e della riabilitazione da anni; l’esperienza dei soci maturata nel mondo sia della cooperazione che della riabilitazione attraverso l’agricoltura è una garanzia importante ai fini del successo dell’idea imprenditoriale.

Per il raggiungimento dello scopo sociale, la partecipazione della comunità locale rappresenta l’elemento più importante; promuovendo ed acquistando i nostri prodotti si partecipa infatti ad un’importante iniziativa di economia solidale: si sostiene un nuovo modello di welfare in cui i protagonisti diventano persone a rischio di marginalizzazione che da soggetti passivi diventano membri attivi della comunità.